alla taverna

Arrivai nella taverna che era già sera. Ero abbastanza stanca, il viso più pallido del solito e le mani in tasca. Mi sedetti a un tavolinetto sgangherato tutta sola e aspettai. Giocherellavo con una moneta osservando tutti quelli che entravano. Ad un certo punto vidi dei ragazzi piuttosto robusti che sbattevano la porta e li fissai.
-Ehi poppante che hai da guardare?- mi disse uno e persi la testa. Mi avvicinai a loro e grdissi con tono calmo ma minaccioso.
-primo, poppante lo dici a tua sorella e secondo io non guardo cose orrende come te-
e lui mi prese il collo cercando di stangolarmi.

Arrivò una ragazza e iniziò a dire a riprendere il ragazzo che mi stritolava.
Lui se ne freò e le diede un calcio facendola finire per terra e mi spazzientii mornedolo. Anche se usciva paecchio sangue dalla ferita lui non se ne preoccupò e mi strinse la gola più forte. Stavo per perdere i sensi ormai.

Il ragazz si spaventò e mi lasciò cadere sul pavimento correndo via e urlando come un pazzo
-Mi ha bruciato la mano!-
Io mi tirai su amssaggiando il collo e dissi lievemente grazie alla ragazza.

-io si tutto bene- risposi guardando ostilmente la porta e dissi -ti va di sederti? Comunque mi chiamo Alice-

-Beh sono una vampira...e tu? Sei anche tu al Blackwood?-
chiesi ma sapevo già la risposta... intanto chiamai il cameriere.

-Uhm... Un Jack Daniel's grazie- dissi al cameriere che aveva fatto una faccia sconcertata -E' il weekend e bevo quello che mi pare- dissi con un gesto di noncuranza -Da quanto sei qui?- chiesi a Ginevra

-Allora benvenuta!- le dissi sorridendo -Dimmi un po' di te...-

-Non è interessante la mia vita... una scuola, una famiglia che non ho mai conosciuto, un ragazzo che non mi conosce.. tutto qui- dissi prendendo un sorso di Jack.