Blackwood's College Gdr

Esther Abigail

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.Esther.
view post Posted on 29/8/2010, 04:31




Esther Abigail
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Dati anagrafici
Nome: Esther ..è il nome che incute una sorta di forza attrattiva e allo stesso tempo repulsiva verso chi è in grado di sviscerarne il duplice significato .Si dice che per una mera casualità o forse per un dettagliato disegno che la sorte ha inciso nel destino di ognuno,i nomi riflettano incondizionatamente l’animo della persona che li porta,e che rispecchino così tutte le sfaccettature che essa possiede nel profondo.
Per tale motivo il caso del nome “Esther” è alquanto bizzarro; esso deriva dalla tradizione ebraica e contiene una radice babilonese ed una persiana:
- la prima ,derivante dalla deformazione di Isthar ,possiede un significato del tutto positivo..significa astro,elemento luminoso o semplicemente stella della notte,tutte denominazioni che portano alla luminosità,alla speranza da seguire quando il buio assorbe e distorce ciò che ci circonda,una sorta di guida,capace di illuminare nel cuore degli uomini sia nella loro mente,come la ragione,la razionalità e l’integrità.
- la seconda,ecco che però si presenta di già un motivo inquietante e aspro che sembra contrapporsi con ferocia al primo,quasi come una seconda personalità che sia pronta a prevaricare la prima minacciandone l’intero equilibrio. Di fatti,Esther,nella variante persiana Hadassa,significa Mirto,il quale è una pianta arbustiva del ceppo delle Myrtaceae.il modo di crescere di questo vegetale,dall’andamento verticale,con foglie disposte in maniera opposta e dalla fibra persistente,denota che tale pianta aromatica dai pochi e piccoli fiori possiede la caratteristica asprezza dei caratteri ambiziosi,tenaci,che riescono a sopravvivere anche nei terreni meno fertili,capaci di aggrapparsi con potenza anche nelle zone più ostili difendendosi con la loro componente ispida e acida.
Cognome: Abigail,nientemeno che l’antica casata di maghi che popolò le coste delle isole a Nord della Scozia fin dall'era del ferro,famosi per la loro specializzazione nell'arte dei sacerdoti druidici,erbologi ed esperti alchimisti.
Una stirpe che serpeggiò negli annali per oltre millenni tra i maghi che più erano noti per l’incredibile purezza sanguigna che si distingueva all’interno del loro sconfinato albero genealogico,ormai diramato in quasi tutte le terre nordiche di derivazione celtiche,quali l’Irlanda,la Normandia,alcune parti della Scandinavia,della Britannia,Romania e soprattutto affondanti le loro origini in Scozia,nel promontorio di Stornoway,isoletta scoscesa,irta di scogliere affilate come i denti di uno squalo e circoscritta in pochi km di terreno,fluttuante in un mare nero e rabbioso,freddo come l’acciaio,profondo come il rimorso,e costantemente attorniata da una nebbia gravida di umidità e pesante ,intessuta meglio della tela di una tarantola.
Mentre la popolazione comune si dilettava anni addietro nella scoperta della polvere da sparo,della bussola,della carta,della geometria,della penicillina,del tabacco,dello zucchero,delle macchine a vapore,dei wurstel di balena,di come sorvolare il mondo a bordo di palloni areostatici e continuavano a dar fuoco a quei maghi e quelle streghe che non riuscivano a contenere un tantino del loro ego e sventolavano in piazza dagli incantesimi rallegranti (scambiati per malocchi o tentativi di far indemoniare e possedere la gente dagli spiriti maligni)al rimedio ai mali più disparati , i discendenti degli Abigail scoprivano le prime basi per l’alchimia materica, la chimica ectoplasmatica, la psicomagia collaterale,la chirurgia demoniaca, la fisioterapia metereologica,l’erbologia spiritica ,la medicina elementale e soprattutto..la pirocinesi.
Ma la cosa più bella,è che di tutto questo,Esther,essendo irrimediabilmente orfana,e forse l’ultima discendente diretta di tale famiglia,ignora quasi del tutto,tranne forse la fama,i trionfi che gli Abigail hanno conseguito nel mondo magico e al di fuori di esso.
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(the Abigail's Manor)

Noti nella storia,ecco alcuni famosi parenti che hanno descritto un arco di gloria o di infamia nella gerarchia Earnshaw:
- Karazoul Abigail,ramo nero della famiglia,bisnonno di Esther da parte del padre. Nel suo sangue scorre qualche goccia di origini russe e transilvane,infatti molti dei suoi discendenti oggi trovano collocamento presso la zona rocciosa dei paesi dell’est in cui l’unico centro abitato consiste in una cittadina spoglia e arretrata di nome Bistrita.
Fu famoso per la casa di tortura che aveva allestito per coloro che si opponevano alla sua politica di sottomissione.
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-Teodore Abigail ,ramo bianco;pro pro pro zio di Esther da parte di madre,è noto come l’inventore e il perfezionatore di numerose tipologie di trasmettitori di energia psichica,rendendone l’utilizzo sempre più semplificato ed accessibile per chiunque bisognasse di uno di questi oggetti;essendo infatti un ex militante contro le forze oscure della vecchia scuola,era egli abituato a trattare con marchingegni di questo tipo,come l'utilizzo di Vedove candide,cioè amuleti magici capaci di creare una comunicabilità con i morti le pietre-insetto magnetiche e molti altri.
Mise in poco tempo sul mercato un vero e proprio commercio di oggetti per la difesa personale ,sia quelli creati appositamente per professionisti che lavorano nel dipartimento di sicurezza della Confederazione.
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-Paracelso e Saturnina Abigail,entrambi del ramo nero,cugini molto alla lontana del padre di Esther,famosi per le loro stramberie,l’essere incredibilmente imprevedibili ed eccentrici,erano conosciuti per aver effettuato il primo volo a cavallo di scopa resistente al calore e alle fiamme,progettata in legno trattato con titanio e vari cristalli,all’interno della bocca di un vulcano semi-quiescente. Questo primato non è secondo alla loro prova di salto del calderone e di lancio del nano da giardino,nelle olimpiadi dei maghi del 1954.
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-il nonno Acheron Abigail,indiscutibilmente del ramo nero,padre di Jilliane e zio di secondo grado di Baltus(da non dimenticare che i due coniugi erano anche cugini di sangue).
Un esempio di rigidità,severità e intransigenza assoluta,radicate profondamente nell'animo vecchio di un uomo dalle abitudini rudi e spesso ritenute selvagge. Pur avendo seguito molto da vicino l'istruzione della piccola Esther,pare che rimangano celate moltissime informazioni su di lui e circolano da sempre voci a volte assurde a volte orripilanti e oscene sui suoi comportamenti. Ufficialmente era solo un personaggio molto influente che si era guadagnato il posto di primo cancelliere all'interno della Confederazione del 49',e salì alla carica di primo ministro del Canada riuscendo a estendere il suo potere fin nel mondo degli umani,spacciandosi spesso per un ricco imprenditore e affarista con il nome di Albert Fish.
A lui si attribuiscono casi scottanti di sparizioni di minorenni all'interno di tutta l'America,e spesso si diceva,per scherzo o sul serio,questo è ancora da appurare,che egli fosse dedito al cannibalismo.
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-Il cugino Ranfield,uno degli altri pochi giovani eredi della casta Abigail,personaggio alquanto colorito e stravagante dal ramo bianco,imparentato però con il padre. Molti lo ritengono un poco tardo,ma è solo una delle antiche scuse utilizzate per mantenere la buona reputazione della famiglia e far in modo da censurare anche il più piccolo dubbio che potesse solo essere completamente dipendente da ogni assumibile tipo di droga esistente al mondo..droghe ,allucinogeni,eccitanti,rillassanti..pare inoltre abbia sperimentato anche il mercato degli stupefacenti magico e che si sia iniettato cose come dal sangue di rospo,al fermentato di stramonio,pus di bubotuero,veritaserum e succo di zucca.
Incancellabile il ricordo che ha di Esther ,che lo morse al suo compleanno dei 18 anni ad un polpaccio.
I suoi amici sono esclusivamente umani e lo chiamano Gonzo,e non ha nessun progetto per la sua vita.
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-zia Fresia e zia Tresia,due streghe gemelle speldidamente omozigote che cercarono sempre di differenziarsi con tinte,trucchi,abiti e tagli di capelli diversi,tanto da poter sembrare lo stessa identica persona fotografata però in 2 epoche diverse.La prima portava capelli lunghi e biondi;l'altra mori e tagliati corti.
Entrambe in carriera nel mondo del pozionismo.
Sono le sorelle più giovani della madre di Esther,morte entrambe prematuramente quando Esther aveva appena 3 anni,durante un viaggio a Tangeri,si dice perchè si fossero addentrate in un passaggio spaziotemporale che portava ad una spiaggia dove esattamente in quel momento imperversava il ciclone Thabita,e l'incantesimo testabolla potè servire a poco di fronte piogge torrenziali,elettricità statica nell'aria e onde anomale che durarono per circa più di 24 ore.
Il giorno dopo avrebbero ritirato dalla mano autorevole del ministro della magia di Tangeri il premio Decotto per la pozione più veloce e versatile contro le deformità dei piedi.
Ironia della vita.
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-zia Aornis,la sorella maggiore di Jillian ,unica figlia di Acheron ancora in vita o che perlomeno non abbia perso il lume della ragione,unica sua prole integra e rimasta col cervello a posto.
Una persona molto cordiale e capace di mettere tutti a proprio agio in alcuni momenti,picevole,amante di argomenti gradevoli e della vita mondana senza però scandire nel ridicolo e nel kitsh,può cambiare completamente quando c'è una questione di famiglia o una situazuine da lei non gradita che in qualche modo le provocano il più minimo disagio.A quel punto ci si ritrova davanti l'essere più perfido,sadico,infido,velenoso e feroce del pianeta,spietata come il cobra e letale come il mamba,è capace di infliggere dolori talmente atroci a livello psicologico e così velocemente,da non farti accorgere nemmeno della tua stessa distruzione emotiva.
Fortunatamente,adora Esther,è la sua pupilla,nonostante non abbia potuto prenderla sotto la propria tutela quando era il momento perchè era impegnata in uno dei suoi lunghissimi viaggi in terre sconosciute ,quella volta in Scandinavia,a bordo di un pallone areostatico,e quando era venuta a sapere della tragedia famigliare era arrivata troppo tardi per intervenire,le autorità babbane non glielo hanno permesso.
Paracadutista spericolatissima.
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-dulcis in fundo,i coniugi Abigail,Jilliane e Baltus,lui genio incontrastato nel territorio delle partite a scacchi,nell'enigmistica e appassionato studioso di lingue morte;lei,donna affascinante con un intuito pazzesco nella preparazione di rimedi curativi,dedita alla natura e amante quasi esclusivamente di essa,eccezionale nel tiro con l'arco da cavallo.
In famiglia la chiamavano "l'amazzone".[/font]
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Razza:strega
Età apparente: 19 anni
Età effettiva: sconosciuta,ma è comunque una strega giovane
Potere Personale: controllo ed estremo feeling con la natura..con essa ha un rapporto del tutto paranormale,a volte quasi morboso,avendo una forza attrattiva sugli animali,in particolare sugli insetti e sugli anfibi,perchè pare che il suo corpo possieda una temperatura corporea di qualche grado centigrado in più rispetto alla norma.
Stessa cosa vale per le piante che rispondono con rigogliosità alla presenza e alle sue cure.
Ama incondizionatamente tutti gli essere viventi tranne che gli umani o qualsiasi razza di derivazione umanoide.Con loro si dimostra spesso crudele.
Stato sentimentale
è forse troppo giovane per pensare solo di potersi innamorare di qualcuno.
Estremamente volitiva,è innamorata già eccessivamente del mondo che la circonda e difficilmente potrà porre l'attenzione su qualche suo simile.

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Dati Fisici
Alta un metro e sessantanove - troppi per la sua età - distribuiti su cinquantadue chilogrammi ben proporzionat,statura che gli conferisce un suo fisico magrolino,esile,sottile quanto lo potrebbe essere una statuina in procinto di frantumarsi,la rende simile ad una creatura minuta,delicata e sfuggevole,dotata di qualcosa di inspiegabilmente selvatico che gli altri non sembrano possedere né sanno cogliere il motivo di questa differenza che li separa.
Esther ha sempre posseduto un'incarnato decisamente chiaro, un niveo candore che riesce ad incantare ed al pari della liscia e quasi serica consistenza della pelle, si discosta anni luce dalle normali imperfezioni che conoscono spesso altri volti.
Leggere efelidi punteggiano le guance mentre le labbra, eternamente soffuse d'uno scarlatto, risultano come disegnate tra le linee perfette e delicate che descrivono l'ovale del viso,perennemente poste in atteggiamento quasi insolente,sottili ,leggermente corrugate e strette l’una contro l’altra. I suoi occhi, benchè tinti nelle tonalità più oscure, non è raro che le iridi trascolorino nel ghiaccio più inespressivo ed è in momenti come questo che lo si può notare: solo un leggero riflesso, lontano eppure fin troppo intenso nella sua distanza, un bagliore capace di lasciare in chi lo nota una profonda sensazione di inspiegabile disagio. Un disagio che difficilmente potrebbe venire descritto a parole. Il colore dei capelli, di un intenso nero, quasi pregiato dalla liquirizia. Come in un quadro famoso, le ciocche lucide e morbide incorniciano il viso ricadendo lungo le spalle e la schiena in graziose volute leggere. Un altro dettaglio riguarda invece qualcosa di ben più particolare: il profumo. Per quanto Esther continui a non notarlo, per scelta o per realtà, è ormai indiscusso il suo chiamiamolo "aroma naturale", una nota floreale e boscosa appunto che, seppur appena distinguibile, l'accompagna ovunque vada, avvolgendola di una delicata e piacevole aura deliziosamente dolce

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Dati Psicologici
Avete mai assaggiato una coppa di fragole con panna? Non c'è dubbio che il suo aspetto, unito al sapore amabile, riuscirebbe facilmente a conquistarvi. Tuttavia sovente capita di imbattersi in un leggero retrogusto acidulo, appena distinguibile. Non vi farà pentire della scelta ma vi lascerà comunque storditi, come di chi si senta tradito senza poterne avere la certezza. Trae divertimento dall’osservazione e dalla comprensione dei caratteri delle persone che incontra, ma mentre a volte i suoi giudizi sono corretti, in altri casi si lascia fuorviare dalla propria emotività. Il carattere di Esther potrebbe quindi essere facilmente paragonato ad una sensazione del genere. Una sublime tentazione, benchè forse, proprio per quelle sue leggere ed impercettibili sfumature, molto più complessa e pericolosa. Ambigua ed ambivalente sono senza dubbio gli aggettivi che meglio descrivono il carattere della ragazza, particolarmente predisposta a dividere il proprio animo in parti opposte e completamente separate. Elegante, raffinata, nonchè moderatamente socievole per un verso, si mostrerà ai più come il classico prodotto dell'alta società dalla quale proviene. Propensa a pungenti commenti, giochi di parole e garbate "sciarade", non di rado la si può scambiare per un'eccentrica, quasi uscita da un altro secolo e tutta presa dal suo personalissimo modo di vivere il mondo. Per lei l'orgoglio è una virtù, seppur eccessivamente usato, poichè diviene vanità e dunque qualcosa di altamente intollerabile agli altri. L'altro lato del carattere di Esther si discosta fortemente da questa prima istantanea. Non molti sono in grado di coglierla e persino quando questa si manifesta chiaramente stentano a riconoscerne i tratti. Il rovescio della medaglia dipinge una persona spietata, priva di alcun pudore o vergogna e talmente decisa nelle proprie intezioni da essere capace di passare sopra a tutto e a tutti, pur di raggiungere uno scopo. Conosce bene i propri punti di forza e non disegna di usare il fascino o quel suo fare graziosamente retrò, al solo scopo di distruggerti. Smaliziata e totalmente cinica ha preso dalla famiglia gli insegnamenti che questa gli ha donato ed è convinta che il solo modo di vivere sia quello di farlo a scapito delle emozioni altrui. La sua ambizione prevale oltre ogni sentimento, oltre ogni pensiero: è il suo chiodo fisso, assieme alla naturale capacità di fingere ed indossare maschere ogni volta più realistiche. Non ci si può fidare di lei perchè furba e decisamente troppo intelligente per il prossimo. Ed è forse questo a rendere così difficile farsi un'idea precisa su chi sia davvero. Decisa e determinata, sa ciò che vuole e combatte per ottenerlo. Indolente, troppo gentile, solare e amichevole la maggior parte del tempo, può arrivare a trasformarsi nel vostro peggior incubo pur di adempire al proprio fine. E' spartana e ama le sfide anche estreme: è capace di avventurarsi in un territorio deserto, ama superare i limiti che non riconosce e sente come qualcosa che le sta terribilmente stretto. E' anche interessata a tutto ciò che è diverso, straniero, non esplorato, misterioso; che siano cose, luoghi o persone.

-Ama: la natura e tutto ciò che ne fa parte,non disprezza nessun tipo di pianta o animale e per tutta la sua vita essi hanno costituito la sua principale fonte di interesse..adora attività come leggere e dipingere,creare con un ordine e una creatività quasi inquietanti per una ragazzina dei piccoli capolavori del dettaglio..
Ama la pioggia e il cattivo tempo,nebbie,temporali,lampi,neve e venti gelidi..
Si interessa moltissimo di minerali e dei loro effetti energetici,curativi,rigeneranti,purificanti e potenzianti.
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Infine è particolarmente affascinata dall'alchimia,la scienza-magica praticata dai membri della sua casata dall'epoca medievale sino ad oggi e di cui mantengono i segreti più profondi e perversi.

-Odia: Essere sottovalutata, ridicolizzata per i suoi difetti, la frutta e la verdura. L'ignoranza in tutte le sue forme, qualche volta si odia anche da sola. Sinceramente non sopporta neanche l'estate, troppo appiccicosa e calda. Odia tutto ciò che è semplice, o comunque troppo banale.

-Segni particolari: Le piace leggere moltissimo i libri;
Lentiggini accentuate sul viso e su ogni centimetro del suo candido incarnato.
Ama il silenzio.
Ha l'anomala fobia per i compleanni, le motivazioni varie ed eventuali le conosce lei e qualche malcapitato.
Possiede una postura perrenemente eretta e composta, che le dona anche movenze aggraziate, da considerarsi elegante. Il buon sangue non mente mai.
Parla nel sonno, minaccia le sue compagne di stanza di non dire nulla a riguardo.
E' riuscita a piangere solo all'età di 10 e prima di quel giorno non piangeva da circa otto anni: cause, prima delusione d'amore.
Da "obbligatoriamente" del Voi a chiunque non conosca, o che comunque ha conosciuto da poco; continuerà con quel tono formale finchè la persona non gli dirà di dargli del tu, il quale può continuare per anni.
A volte sembra posseduta.
Odia l'omino sul cartone della pizza e la frutta e la verdura le mettono l'ansia.
E' la mamma di un peluche a forma di gatto; regalo di sua madre.
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Ha una cotta per il bianconiglio, anche se non esiste.
Va pazza per i dolci, quando li mangia non guarda in faccia a nessuno.
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Irrimediabilmente secchiona.
Di tanto in tanto, porta degli occhiali fini e rettangolari, dalla montatura nera.
Tende a distinguersi dagli altri. Fin troppo sveglia per la sua età.
Adora i tuoni, il fuoco e ogni forma di magia. Molti dicono di lei che parla poco ma, se parla sa dire cose che difficilmente si dimenticano.
Sistematicamente la gente antipatica gli sta simpatica.
Suona il pianoforte divinamente, cosa che le procura gloria ovunque vada, nonostante ci metta ben poca passione.
Il suo ideale di figlio sarebbe una specie di bellissima bambola muta: fortuna allora che è ancora troppo giovane per pensarci.
Nel tempo libero gioca con le bambole, anche se preferisce nasconderlo al prossimo.
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Ha una intesa fortissima con piante ed animali ,soprattutto quelli a sangue freddo,come rettili,anfibi o alcuni tipi di insetti che spesso sono attirati da lei perchè possiede una temperatura corporea molto alta..
A causa del moltissimo tempo che trascorre a contatto con le piante del giardino botanico dove sua madre lavorava e forse per altri motivi apparentemente inspiegabili,la sua pelle ed i suoi capelli emanano sempre un leggero profumo di fiori e di bosco.
Esther è del tutto incapace di nuotare,o semplicemente di stare a galla.
Infine,ma non per questo poco importante,il suo animale protettore,una specie di figura ricorrente nei suoi sogni ha la forma di un Otocyon megalotis,un raro tipo di volpe che abita i deserti e le savane.[/font]
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Background
Nata da genitori entrambi maghi,entrambi purosangue,ed entrambi drammaticamente appartenenti allo stesso ramo della stessa annata della stessa dinastia,quella degli Abigail stanziati lungo le coste nordiche nel circondario delle isole che coronano la terra di Scozia come un diadema di coralli,soprannominate le “rocciose” (Barra,Lewis e molte altre)per il loro andamento frastagliato e la geografia litorale minacciosa di cui dispongono. È in effetti opportuno precisare che la dinastia degli Earnshaw non fosse del tutto unita ed omogenea,perchè fin dai primi decenni dell’ottocento,essa aveva risentito,all’interno delle sue numerose famiglie,di un movimento separatista che si diramava in due correnti opposte: il ramo bianco,su cui si schierarono coloro che ritenevano che la magia fosse un mezzo solo per procurare agevolazioni e favori al prossimo….e il ramo nero,quello che caratterizzò per la maggior parte la fama degli Abigail e dal quale derivò loro il soprannome di “le Vipere”,ovvero coloro che avevano abbracciato quella linea di pensiero secondo la quale i soli esseri degni di vivere fossero le creature dotate di poteri magici. Un rigido codice di comportamento e di valutazione nei confronti di ogni essere vivente che avevano l’occasione di scrutare dettava loro di rimanere compatti e particolarmente serrati persino nel coinvolgere con il mondo esterno ogni sorta di parentela e legame famigliare,la fine di conservare la purezza della loro stimata gerarchia.
Per tale motivo non era certo considerata un anomalia che i genitori di Esther erano nientemento che stretti cugini di secondo grado..l’imparentarsi tra consanguinei,nonostante fosse una pratica da molti disapprovata e ritenuta pericolosa per l’integrità fisica e morale del nascituro,era piuttosto comune tra gli Abigail.
Suo padre,Baltus, era uno stimato membro della Società degli Alchimisti delle Isole Britanniche (S.A.I.B.),che aveva portato la sperimentazione delle nozioni alchemiche, della meccanica demoniaca,della chirurgia onirica e della chimica arcana a livelli mai visti prima d'ora,ma dimostrandosi a volte troppo imprudente nelle sue ricerche,andando spesso a violare alcuni codici fondamentali per la sicurezza della magia dalla conoscenza degli umani e per questo motivo ha ricevuto molte severe lettere di richiamo dall'organo di controllo della Conferderazione Per la Sicurezza delle Pratiche Magiche,arrivando persino una volta a sfuggire ad un tentativo di arresto per aver causato ferite e lesioni,seppur superficiali,ad un assistente di laboratorio,per non aver adottato le necessarie precauzioni e i vari sistemi di sicurezza obbligatori durante un processo di composizione alchemica.
L'uroboro,il rettile che si morde la coda,è il simbolo riconoscitivo dell'associazione.
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Sua madre,Jilliane ,era la capoclan di una congrega di streghe che si riuniva nel villaggio di Hokkam,chiamate anche"gli oracoli di Hokkam" per via della loro miracolosa predisposizione alla preparazione di rimedi naturalistici curativi e di cura delle piante magiche e lo sfruttamento delle proprietà di quest'ultime,una vera setta di esperte botaniche ed erbologhe streghe che seguivano la tradizione medievale dell'erboristeria..
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Ore 2.00 del mattino. Appena un mese prima, e sarebbe stata una specie di Gesù bambino. Dicono che sia venuta fuori nella tipica posizione della diva, con una mano posata sulla fronte e l'altra sul fianco. L'hanno chiamata Esther, nome della sua defunta bisnonna, da parte della madre. E' cresciuta con i suoi genitori, lui mago e lei strega. Ancor prima di ricevere l'invito per frequentare il Blackwood's College, i suoi genitori sicuri di ciò che sarebbe diventata l'aiutarono nello studio e nella conoscienza della magia in modo tale che una volta entrata nella scuola non si sarebbe ritrovata completamente spaesata e incapace di ciò che avrebbe dovuto fare. Esther non lo confessò, ma l'idea di essere l'eccezione, in quel mondo, la rendeva fiera, era diversa, era la novità. Il tempo passa e viene allevata sotto la stretta e rigida educazione dei Purosangue. La sua famiglia comunque non è estremista come alcune, almeno i genitori. Non insinuano in lei l'odio per gli umani o creature con poteri minori, anche se si assicurano sempre di farle capire di non andare mai oltre con questi: al massimo, in rari casi, un'amicizia. Ma la mente d'una ragazzina è labile, e assorbe tutto come una spugna. Discendente della famosa famiglia aristocratica Abigail la sua gerarchia comprende alcuni nomi dei più grandi maghi della storia., La madre ed il padre sono la reincarnazione della perfezione, insieme. Esther dice sempre che se Baltus (suo padre) non avesse conosciuto Jilliane (sua madre), sarebbe stato poco e nulla agli occhi degli altri, se non per la sua nobiltà. Lei era alta, rossiccia, dall'intelligenza pari a pochi e sopratutto estremamente bella. Anche lui però aveva doti particolari, oltre ad essere un mago con i fiocchi. L'unica perplessità che hanno avuto sulla loro figlia, è stato il colore dei capelli; con una madre rossa ed un padre biondastro la probabilità che uscisse mora erano davvero poche, ma mai dire mai.
Esther passa le sue giornate in compagnia della madre,a giocare nella vastissima serra e i vivai in cui vengono custodite le piante più bizzarre e dalle alte capacità curative o ottime per preparare pozioni e composti,nell'attesa che la sera arrivi il padre e che racconti le novità e le scoperte che sono state effettuate nel laboratorio dove lavora moltissime ore al giorno..
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Con il tempo però le visite a casa da parte del padre si fanno sempre più rare,poichè i progetti della sua società di ricerca lo trattengono giorni interi a condurre sperimenti,alcuni dei quali molto rischiosi e non del tutto approvati dalla leggi vigenti approvate dalla Confederazione..sembra che egli in realtà voglia nascondere qualcosa alla propria moglie e alla piccola figlia,perchè i suoi discorsi si fanno sempre più imprecisi e vaghi,il suo aspetto sempre più stanco e malato e il suo umore sempre più irritabile e scostante,finchè non si trasforma in un vero e proprio estraneo.
Ben presto però iniziano a manifestarsi i primi segnali di squilibrio da parte della madre,che,non riuscendo a capire i motivi del comportamento strano del marito,diventa sempre più triste e disattenta nel suo lavoro,che invece richiede una massima concentrazione e precisione,così che viene severamente espulsa dalla congrega delle Streghe di Hokkam ed è costretta a proseguire il suo lavoro di erbologa da sola,con le poche risorse che ha,utilizzando la propria serra privata come magazzino e luogo di fabbricazione delle sue pozioni.
Il padre si assenta per un intero mese a causa dell'incidente avvenuto nel laboratorio in cui si è ferito un assistente e viene ricoverato al san mungo per diverso tempo,e Baltus Abigail,sotto minaccia di arresto,scappa un'ultima volta dalla sua famiglia per racimolare alcuni documenti del materiale dei suoi studi che la Confederazione non avrebbe dovuto trovare,e svanisce in una notte per sempre dalle vite di sua moglie e sua figlia,forse perchè viene assassinato segretamente oppure perchè aveva deciso di abbandonarle al loro destino,la ragione non è mai stata chiarita.
Sta di fatto che la madre di Esther diventa sempre più incostante nel suo lavoro,guadagna poco e non sorride più da molto tempo,spesso è stanca e depressa e si comporta come se non avesse più voglia di continuare ad andare avanti,ha come un velo davanti agli occhi,non le importa più nulla di se stessa nè degli altri,inizia ad ignorare la figlia,a passare le giornate guardando le pareti trasparenti della serra,è come un recipiente che è stato svuotato del suo contenuto,corrosa all'interno,come se un insetto vorace l'avesse divorata dall'interno e avesse lasciato di lei solo una buccia sottile ed eccessivamente fragile,pronta a spezzarsi..smette di esistere...smette di lavorare, di comperare il cibo,di nutrire sua figlia,di pensare alla loro casa..il loro abitato si riempie di sporcizia e sudiciume,dei cadaveri dei gatti che avevano avuto a cui nessuno aveva più pensato,del cibo andato a male,di polvere...la serra era diventata una specie di giungla incolta e sconfinata,dove i vegetali avevano preso il sopravvento su tutto. Esther è costretta ad imparare come si fanno le faccende adulte,come preparare il cibo,come comperare le cose,come guadagnarsi da vivere conquistando pochi spiccioli dai babbani che si facevano conquistare dai suo trucchetti e le sue piante,che aveva dovuto ,con immensa tristezza,iniziare a vendere..qualche volta è costretta a rubare,anche se è una cosa che detesta,e spera sempre che un giorno arrivi suo padre a sistemare le cose,ma quel giorno sembra non arrivare mai.
Al suo posto giungono alla casa disastrata un gruppo di agenti a cui era stata segnalata la casa da una signora anziana del mercato del pesce che si era insospettita dopo aver visto più volte la ragazzina,in condizioni misere,magra come uno spillo,aggirarsi nei dintorni cercando di abbindolare le persone di passaggi con quello che aveva definito "una pozione per tutti i problemi di reumatismi che aveva quasi provocato ad una sua fidata compagna di pettegolezzi un mal di gola che le aveva gonfiato le tonsille per più di un mese portandola quasi al soffocamento.
La casa viene trovata un disastro,stato gravissimo di abbandono,la madre deportata nella casa di cura psichiatrica più vicina,la definirono: del tutto incapace di intendere e di volere".
A questo punto lei è sola.. la ragazzina viene affidata alle autorità comuni e collocata prima in un istituto femminile per ragazze orfane abbastanza prestigioso e condotto da una corporazione di suore protestanti,il Santa Madalena.
Quando le direttrici del collegio si accorgono di certe stranezze nei comportamenti della ragazzina e di certi eventi insoliti e a volte caratterizzati da gravi conseguenze che mettono a repentaglio la salute fisica e mentale delle altre ragazzine ospitate nel collegio che sconvolgono l'ordine rigido dell'istituto dal principio del suo arrivo,viene cacciata con una certa discrezione,senza far parola sull’accaduto nei rapporti custoditi negli archivi e spedita il più presto possibile ad una "casa di accoglienza per giovani problematici e disagiati”,detto pure “Edificio Greengrass”,diretto e finanziato dalla Signorina Erzebeth Pilgrim,(una donna di mezza età mai maritatasi,arcigna e fredda che pensa ai ragazzi come merci di scambio per fare affari;in realtà,anche se l’orfanotrofio risulta a suo nome,in quanto ereditiera da parte del suo prozio morto in un misterioso incidente dal torbido e dubbio svolgimento,pare che nessuno in realtà abbia mai veramente visto l’anziana Pilgrim aggirarsi per le stanze del GreenGrass o solo scorgerla mentre conta i quattrini che si procura con le disgrazie dei ragazzini..
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Sembra piuttosto il fantasma della leggenda abbastanza paurosa necessario a tenere in ordine e in disciplina un posto talmente odioso e sgradevole.)dalle regole spartane e rigidissime,dove il pestaggio fra ragazzi per conquistarsi il pane è all'ordine del giorno e dove si è quasi completamente abbandonati a se stessi,o ripagati con punizioni atroci..somiglia più ad un carcere minorile che ad una casa di accoglienza.
Poi arrivò il gran giorno,quello che Esther aveva atteso,fervente nella sua incontenibile voglia di riscattarsi per tutto ciò che aveva subito,ripagare il misero mondo che le aveva scombinato i piani di una vita con la sua mente geniale e altrettanto pericolosa.




ANIMALE
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Nome: Fran,da Francis
Razza: aracnide,velenoso
Storia: Esther conserva una singolare affinità con tutti gli animali,e spesso,vorrebbe riempire la propria camera con un intero zoo,se solo ne avesse la possibilità. Tuttavia,quelli che più le sembrano esserle più vicini e in qualche modo più attratti da lei,sono gli aracnidi,i rettili e i gatti.
Quando ella fu collocata alla casa degli orfani,lontana dalla propria famiglia,dagli ambienti casalinghi che frequentava,la sua vita pacata in cui aveva sempre ottenuto quello che aveva desiderato,esprimendo le proprie richieste senza alcun indugio,la sua unica compagnia,in quel nuovo ambiente in cui era tutto più difficile,e il quotidiano scontrarsi con fame,sporcizia e inimicizie,la sua unica compagnia,l’unico essere vivente a cui aveva rivolto la parola,era semplicemente un ragno.
Un ragno grosso,dal corpo tondo e ampio come una noce,di un nero brillante che luccicava nella penombra,su cui serpeggiavano come su un tappeto persiano dei disegni rossastri che si alternavano tra loro con una precisione tale al punto da sembrare dipinti da una mano esperta,un po’ simili a quei piccoli capolavori di decoro che Esther aveva disegnato e dipinto quando ancora abitava nella casa di famiglia.
Quell’aracnide aveva le zampe lunghe,scure,glabre e affusolate,che somigliavano a piccoli aghi ritorti e che si allungavano fino ai 10 cm con movimenti ,scattanti,rapidi e calcolati.
Quel ragno che tutti gli altri ragazzini dell’orfanotrofio scansavano e fuggivano con disgusto,trattenendo a stento i brividi e la paura ,e sempre quel ragno che le domestiche della Pilgrim avevano invano più volte tentato di schiacciare sotto le loro scope polverose.
Ma lui sen’era rimasto li,in quell’angolo del soffiato,appigliato ad una delle vecchie lampade ad olio,a scrutare verso il basso,senza compiere il minimo movimento,finchè una notte,Esther ,l’unica ragazzina che si limitava a fissarlo per ore ed ore,durante il pomeriggio,disegnandolo con dei gessetti rimediati sulle assi del pavimento,se lo ritrovò sul proprio cuscino.
Gli diede il nome di Fran ,e da allora,non smise mai di seguirla.
Segni Particolari: tende a ricoprire di ragnatele ogni centimetro dei luoghi in cui ha vissuto un emozione forte,come una paura,o una delusione.







Edited by .Esther. - 29/8/2010, 06:27
 
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»ValentinaCullen
view post Posted on 29/8/2010, 14:44




sono arrivata alla fine!!!XD
Devo dire veramente che è una bella scheda=)
Il personaggio mi piace molto=)

Accettata!!!

Stedentessa della casata Behemoth
 
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1 replies since 29/8/2010, 04:31   60 views
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